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Chirurgia sul campo di battaglia
“Bevi questo e non sentirai la sega tagliar via i tuoi dolori.”Gli albori del Medioevo portarono con sé progressi e avventurose innovazioni nei settori rapidamente in crescita della medicina e della chirurgia. Nel VII sec. il medico greco Paolo di Egina scrisse il “Compendio medico in sette libri”, una raccolta di studi e pratiche nell’ambito medico intrapresi da altri studiosi, incluse teorie e procedure chirurgiche molto avanzate per quell’epoca. Anche se la chirurgia avrebbe iniziato a dare effetti solo dopo diversi secoli, le tecniche discusse durante l’Alto Medioevo furono usate per medicare i soldati feriti, in modo che potessero continuare a combattere. Inoltre, furono impiegati dei metodi primitivi di amputazione per rimuovere arti maciullati o infetti, anche se le possibilità di sopravvivenza della vittima erano estremamente scarse. Il chirurgo si occupava di recuperare i guerrieri; poi, se le ferite si infettavano e portavano alla morte, allora lì lui non c’entrava niente.
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